Da “Pensare Alto” di P. Luigi Monaco

In nome della speranza

 

In nome della speranza è nato questo giorno; un giorno come gli altri ma anche tanto diverso. Non si vive mai allo stesso modo; il ritmo dell’esistenza non sarà mai identico; mai lo stesso il palpito del nostro cuore e quello della natura, mai simile sarà il canto delle stagioni, pure se l’impressione è quella di ripetere sempre la stessa strada e percorrere i medesimi sentieri. Non si vive che una volta, ma questo vivere è nell’attimo che passa, nel minuto che ti assorbe, nel dolore che ti opprime, nell’amore che ti consola, nella speranza che ,non muore.

E’ sempre così: malediciamo la vita ma finiamo per viverla fino in fondo; diciamo che tutto va male, tragicamente finiamo con l’adattarci; crediamo di essere i primi, anche se l’esperienza quotidiana ci condanna alla sconfitta e all’ultimo posto.

In nome della speranza recitiamo il nostro credo di uomini un po’ delusi, affaticati e scoraggiati per la pesantezza del nostro essere, ormai incapace di volare oltre le bestie, impotente nella volontà, imprigionato nel tempo e dallo spazio, chiuso in un orizzonte troppo meschino.

In nome della speranza invochiamo la nostra dignità umana, perché un ritorno alle sorgenti soddisfi la nostra sete, sazi la nostra fame, ci dia lo sguardo e la forza di tornare ad essere uomini, a guardarci là dove non cè casa per la menzogna, non cè spazio per la disperazione.

La speranza è il mio credere, la speranza è la mia fede!

Il giorno che nasce, il sole che sorge, la primavera che ritorna, la pioggia che cade, il contadino che semina, luomo che parte, la fanciulla che cresce, il mercante che vende, la donna che attende, il frate che prega, il malato che soffre, il medico che opera, lemigrante che torna: realtà che ha il nome della speranza e anima che è la speranza. Le stesse identiche cose, quelle antiche e quelle di oggi, ma tutte con labito nuovo della speranza, con la forza travolgente di questa virtù così umana e così divina da unire credenti e non, nello sforzo concorde, integrante, quotidiano, di continuare, nonostante tutto, a vivere questa nostra esistenza celebrata in una lotta così sofferta quanto profonda.

In nome della speranza poniamo il seme nel seno, nudo, freddo, materno della terra e tranquilli attendiamo il suo saluto di vita, al bacio del sole: una speranza che si fa certezza, una fede già presente nella speranza.