NON
MI RESTI CHE TU, Cristo Signor
di Luigi Monaco
E non
raramente la vita si fa dura
ed il
cammino pesante
e
l’avanzare difficile
se non
impossibile.
E penso a
Te,
alla tua
via crucis che si rinnova in ogni uomo
e si
ripropone in ogni istante.
Per tutti i
figli di Adamo e di Eva
la croce è presenza
viva e compagna fedele.
E ci sono
ore
in cui il
sole splende
e la gioia,
intima e profonda, illumina questo andare:
ed il mondo
si colora
a festa
e la vita
vince sulla morte,
la speranza
abbatte
la disperazione.
E’ bello
andare,
è urgente
andare,
per dire il
tuo amore
proclamare
la tua salvezza,
seminata
pure nella via dolorosa
del
quotidiano terribile e della speranza difficile.
Ed ogni tanto
bisogna sostare, riflettere,
per gustare
il sentiero percorso e le difficoltà già vinte,
per
ripartire con nuovi propositi e ricominciare daccapo.
Fermarsi:
per guardare in me ed in me, riscoprire Te,
amico di
sempre, anima della mia anima.
E vengono
momenti
in cui lo
sguardo non sale alla tua altezza
e la
vergogna della sconfitta fa tremare anche per l’incerto domani
ed il
continuare nella fedeltà al tuo amore,
diventa
impresa non facile:
anche
allora,
NON MI
RESTI CHE TU,
onnipresenza
vigile e misericordia senza confini.
E gli
interrogativi senza risposta
e le domande
senza senso
sembrano
allontanarti da me che, pure, voglio restare in Te:
saldami al
tuo cuore e prendi il mio essere
perché non
vacilli nell’umana dialettica ed in Te,
solo in Te,
trovare soluzione al mio dubitare.
NON MI
RESTI CHE TU
anche
quando il plauso
confonde le mie idee
e copre il
mio pregare
e devia il
mio cercare.
Io so che
Tu ci sei.
Tanto mi basta
per riprendere il cammino
e venire
all’appuntamento con Te.
So di
trovarti, SE VOGLIO.
So che Tu
non mi abbandoni.
So che sono
nelle tue mani.
In Te ho
posto ogni mio affanno.
NONMI RESTI
CHE TU, Cristo Signore...
ed in Te
tutto il creato, tutti i fratelli, tutta la mia felicità.
E ciò
basta!