Poche parole ancora,
prezioso testamento
di un padre che muore.
-
Non ti stancare nell’amore:
-
Non maledire la vita, né
rigettare
il destino.
-
Le lacrime, tue e altrui,
siano la
tua corona di perle.
-
Abbi paura del plauso
Facile e
della vittoria non
Sofferta.
-
Mai il tuo occhio sfugga
il volto
dei tuoi figli
e il rossore della tua vergogna
ti
ostini nella passione.
-
Sappi amare, senza ricambio
e
ricordare solo il bene
che hai
avuto.
-
L’oro non compri
la tua libertà.
-
Di una persona sii tu servo:
il Signore.
-
Davanti a Lui soltanto
piegherai
la tua fronte
di uomo
libero.
Spunterà
il nuovo giorno;
ne
attendo l’alba rosea
con
calda trepidazione,
come
donna che attende di diventare
mamma
e
prigioniero, libero;
come
bimbo che spera
di essere
uomo
e il
fiore, frutto.
Nuovo
giorno,
carico
di luce e di promesse
che hai
sposato la speranza
e in
anticipo hai
rubato
tutti i miei sogni,
non
tardare a
sconfiggere
la notte che da tempo mi opprime.
Andrò per la mia strada
Incurante delle critiche
Acerbe, distruttrici.
Ho scelto la mia meta
E la raggiungerò
Comunque: nessuno potrà venire
meco,
ho rifiutato da tempo
ogni compagnia dopo
che altri
avevano abbandonato
il mio sentiero.
Andrò solo:
mi farà da scudo
la libertà
e da battistrada
la coerenza.
E’
tempo di partire.
L’autunno
ha salutato,
l’inverno
viene.
Bisogna
andare.
L’olio
scarseggia,
la
fiamma rantola,
come
vecchi ubriaco,
stancamente.
Le
speranze non fioriranno
Nella giusta
stagione
E il
freddo mi trovò
Impreparato.
Ora
occorre partire
Con nuovi
semi
Per nuove
terre:
ma il
mio partire
è
presenza,
non
fuga!